Guida completa alle ville medicee in Toscana e fuori regione: dalle ville Patrimonio Unesco a quelle visitabili, un tour tra le bellissime residenze della famiglia Medici.

Guida completa alle ville medicee

All’apice del loro potere, tra il XV e il XVII secolo, i Medici possedevano una trentina di ville disseminate nella campagna toscana, autentici gioielli di architettura rinascimentale, tra dimore campestri e residenze di villeggiatura, atte al riposo, agli svaghi e alla caccia.

Alcune ville medicee sono molto famose, e all’epoca note addirittura in tutta Europa – come la favolosa villa di Pratolino, voluta da Francesco I per la sua Bianca Cappello, demolita nell’Ottocento per far posto a Villa Demidoff -, altre meno, ma ciascuna bellissima e da scoprire. In questo articolo trovate una guida completa alle ville medicee: le 12 ville patrimonio Unesco con i 2 giardini ormamentali, le dimore presenti a Firenze, in Toscana e fuiri dalla regione. Al termine dell’articolo, trovate i nostri consigli su quali ville della famiglia Medici visitare, tra quelle che, a oggi, sono visitabili e aperte al pubblico.

La villa medicea di Poggio a Caiano è una delle residenze dei Medici Patrimonio Unesco

Breve storia delle ville medicee

Le prime ville medicee ad essere costruite furono quelle del Trebbio e di Cafaggiolo, dal severo aspetto trecentesco; entrambe fortificate, vennero costruite soprattutto per il controllo dei fondi agricoli della famiglia nella zona del Mugello di cui i Medici erano originari.

Le prime ville nei dintorni di Firenze

Nel Quattrocento, Cosimo il Vecchio incaricò Michelozzo di progettare le ville di Careggi e Fiesole, strutture sempre severe nelle forme, ma in cui cominciavano ad apparire elementi di svago, quali logge, cortili, giardini. Lorenzo de’ Medici soleva soggiornare anche per lunghi periodi a Careggi, lo stesso luogo in cui si riuniva l’Accademia neoplatonica e il Cenacolo di Marsilio Ficino; fu in questa villa che il Magnifico passò a miglior vita nel 1492.

Il periodo granducale e le sue sontuose residenze

Via via i Medici circondarono Firenze con le loro ville, per poi, nel periodo granducale, espandersi in tutta la Toscana. Il sistema delle ville medicee è infatti un vero e proprio microcosmo in cui avevano luogo i fastosi rituali della corte. Spesso queste sontuose magioni sorgevano al posto di antichi castelli ed esprimevano in massimo grado l’eccellente livello di architettura rinascimentale e barocca raggiunto in Toscana, consentendo perciò anche confronti sull’evoluzione degli stili.

Ogni membro della famiglia Medici possedeva una sua tenuta come luogo di piacere e rappresentanza, mentre il Granduca si spostava da una villa all’altra. Per la caccia c’erano le ville di Pratolino, il Trebbio e Cafaggiolo. In primavera, il miglior soggiorno era rappresentato dall’Ambrogiana. Mentre il fresco di Artimino era adatto alle torride giornate di luglio e agosto. La stagione delle ville medicee terminò con Ferdinando I e l’acquisto di Montevettolini e Artimino, mentre contemporaneamente venivano ampliate l’Ambrogiana, la Petraia e Castello.

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Villa La Petraia a Firenze è una delle ville medicee Patrimonio Unesco

Le ville della famiglia Medici tra passato e presente

Nella villa della Petraia una famosa serie di lunette dipinte nel 1599 da Giusto Utens rappresenta meravigliosamente le ville medicee. Questa è una preziosissima testimonianza per conoscere come apparivano le varie residenze in passato, e diventa addirittura fondamentale per quelle modificate in seguito, oppure non più esistenti, come la Villa di Pratolino, oggi Villa Demidoff.

I giardini per le quali le ville sono sempre state famose trovano fulgidi esempi nella già citata Villa di Pratolino, nel Giardino di Boboli e nella villa di Castello. È qui che Cosimo I fece realizzare il prototipo di giardino all’italiana da Niccolò Tribolo, in seguito anche autore dello stesso Giardino di Boboli.

Attualmente le ville medicee posseggono varie destinazioni d’uso. Alcune, come La Petraia, Poggio a Caiano, Cerreto Guidi, sono veri e propri musei; altre, come Castello, sono occupate da istituzioni, dove il giardino stesso è un museo, mentre la villa è la sede dell’Accademia della Crusca; altre ancora sono state vendute o affidate a privati che a loro volta le gestiscono per loro uso personale oppure come location per eventi.

La Paggeria nel Parco di Villa Demidoff vicino a Firenze

Le ville medicee Patrimonio dell’Unesco, costruzioni in armonia con la natura

La nostra guida completa alle residenze della famiglia Medici inizia dalle strutture più belle e simboliche, che sono state riconosciute come Patrimonio dell’Umanità. Sono ben 12 le ville medicee patrimonio UNESCO e 2 giardini ornamentali, si trovano in Toscana e sono luoghi assolutamente da visitare.

Sul sito italiano dell’UNESCO si legge:

Dodici ville e due giardini ornamentali disseminati nel paesaggio toscano costituiscono un sito che è testimonianza dell’influenza esercitata dalla famiglia Medici sulla cultura europea moderna attraverso il mecenatismo delle arti. Realizzati tra il XV e il XVII secolo, essi rappresentano un originale sistema di costruzioni rurali in armonia con la natura, dedicate al tempo libero, alle arti e alla conoscenza.

Le ville manifestano innovazione nella forma e nella funzione, rappresentano un nuovo tipo di residenza principesca differente sia dalle fattorie di proprietà di ricchi fiorentini del periodo, sia dai castelli, emblema del potere signorile. […] Le ville e i giardini medicei che costituiscono il sito Patrimonio Mondiale sono stati individuati per il particolare valore rappresentativo e rilevanza culturale, artistica e paesaggistica, per l’elevata qualità e il grado di autenticità e di integrità riscontrati.

E allora vediamoli più in dettaglio questi 14 Patrimoni dell’Unesco: 12 ville più 2 giardini ornamentali.

Uno dei monumenti egizi a Firenze più famosi è l'Obelisco dentro il Giardino di Boboli

Ville medicee Patrimonio dell’Umanità a Firenze

Villa di Careggi

Casa natale di Lorenzo il Magnifico, da lui particolarmente amata, la villa di Careggi sorge sull’omonima collina, ed è la terza dimora di campagna costruita dai Medici. L’architettura è ingentilita da una loggia al primo piano attribuita a Giuliano da Sangallo, che si affaccia su un giardino di piante esotiche.

Insieme a Villa Le Fontanelle è stata anche sede dell’Accademia Neoplatonica, fondata da Marsilio Ficino su incarico di Cosimo il Vecchio, il più emblematico circolo culturale del Rinascimento. La villa è di proprietà della Regione Toscana ed è visitabile.

La Villa Reale di Castello

Sede dell’Accademia della Crusca, la Villa Reale di Castello è una delle più antiche e imponenti ville medicee di campagna. Era la residenza preferita da Cosimo I (la famiglia ne era entrata in possesso nel 1477) che aveva commissionato la ristrutturazione a Giorgio Vasari, mentre Niccolò Tribolo era stato incaricato della realizzazione di un giardino all’italiana.

La Villa di Castello, costruita intorno a un cortile, presenta una struttura semplice a due piani e finestre in stile rinascimentale. Il giardino, contenente agrumi, piante esotiche ed erbe medicinali, è considerato il prototipo del giardino all’italiana del XVI secolo.

La Petraia

Posta alle porte di Firenze, in posizione panoramica sul monte Morello, a breve distanza dalla Villa di Castello, è tra le più significative residenze rinascimentali medicee. La torre trecentesca che svetta sull’edificio evoca le origini medievali del complesso, ampliato a metà del XVI secolo, con tutta probabilità su disegno del Buontalenti, tempo in cui vengono realizzati i bellissimi giardini a terrazze che attorniano la villa.

Gli interni conservano preziose opere d’arte di varie epoche, mentre nel cortile interno si possono ammirare splendidi affreschi seicenteschi del Volterrano che rappresentano i Fasti Medicei. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali la gestisce tramite il Polo museale della Toscana, divenuto, nel dicembre 2019, Direzione regionale Musei.

Villa del Poggio Imperiale

Svettante sulla collina di Arcetri, dal 1865 la villa è la sede dell’Educandato Statale della Santissima Annunziata. L’enorme complesso si è sviluppato sulla proprietà acquisita nel 1565 da Cosimo I per la figlia Isabella de’ Medici.

Ampliata e rimaneggiata più volte, nei secoli ha perso il suo iniziale carattere rinascimentale a favore di uno stile neoclassico. Distribuiti attorno a tre cortili, oltre alle aule comprende decine di sale ricolme di arredi, affreschi e decori originali, tra cui il settecentesco Salone delle Feste e l’appartamento dei Granduchi.

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Villa Reale o Villa medicea di Castello a Firenze, è la sede dell'Accademia della Crusca

Il Giardino di Boboli nel cuore di Firenze

Nato come giardino granducale di Palazzo Pitti, è connesso anche al Forte di Belvedere. Costruito tra il XVI e il XIX secolo, dai Medici, poi dagli Asburgo-Lorena e infine dai Savoia, accoglie ogni anno oltre 800.000 visitatori; rappresenta uno dei più importanti esempi di giardino all’italiana al mondo, oltre a essere un vero e proprio museo a cielo aperto per l’impostazione architettonico-paesaggistica e per la collezione di sculture che vanno dalle antichità romane fino al XX secolo.

Alla sua realizzazione hanno lavorato dal Cinquecento all’Ottocento architetti come Giorgio Vasari, Ammannati e Bernardo Buontalenti, creando un intreccio di stili unico nel suo genere.

Statua di una fontana nel Giardino di Boboli a Firenze

Ville medicee Patrimonio dell’Umanità nei dintorni di Firenze

Villa Medici di Fiesole

Situata in posizione panoramica sulla collina di Fiesole, la splendida Villa Medici di Belcanto fu progettata da Michelozzo a metà del ‘400 per Giovanni de’ Medici. Lorenzo il Magnifico ne fece uno dei luoghi di ritrovo dell’Accademia Neoplatonica.

Tra le ville meglio conservate dell’epoca, ha mantenuto nei secoli la tipica architettura del palazzo rinascimentale con ampie logge sulle facciate aperte sui giardini. Solo il giardino a terrazze è aperto al pubblico .

A Barberino di Mugello la Villa di Cafaggiolo

È l’antico luogo di provenienza dei Medici. È uno dei grandi capolavori di Michelozzo che nel 1443 venne incaricato da Cosimo il Vecchio di trasformare l’antico castello del Trecento in un edificio abitativo. Gli ampi saloni e il vasto parco hanno rappresentato luoghi d’incontri, di simposi, feste, balli e ricevimenti per principi e papi.

Dopo la fine della famiglia Medici, la villa passò agli Asburgo Lorena, quindi, nel 1864, il governo italiano la vendette ai principi Borghese, i quali operarono sostanziali modifiche. Oggi è chiusa al pubblico e sono in corso lavori di ristrutturazione.

La Villa di Cafaggiolo infatti diventerà un enorme resort extra lusso: 356 suites, 14 ristoranti e dodici bar, diffusi su tutta la tenuta di 385 ettari, a cavallo tra i comuni di Barberino del Mugello e Scarperia-San Piero a Sieve. È questo il progetto della famiglia argentina dei Lowenstein, che sta investendo sulla tenuta oltre 170 milioni di euro.

La villa medica di Cafaggiolo in provincia di Firenze, Patrimonio Unesco

A San Piero a Sieve la Villa del Trebbio

Commissionata a Michelozzo da Cosimo I, fu costruita sui ruderi di un’antica torre feudale. Costituita da un massiccio corpo quadrangolare dotato di apparati a sporgere, la villa-castello è sovrastata da un’alta torre merlata e circondata da cipressi. Bello il giardino all’italiana.

Amata da Lorenzo il Magnifico, soprattutto nei periodi di caccia, fu abitata a lungo dal celebre capitano di ventura Giovanni dalle Bande Nere, dalla moglie Maria Salviati e dal figlio Cosimo, che sarebbe diventato il primo Granduca di Toscana. Oggi appartiene a un privato, ma è visitabile su appuntamento.

Villa di Cerreto Guidi

Connotata da una doppia rampa d’accesso in mattoni con scale a zig-zag attribuita al Buontalenti, la residenza di caccia di Cerreto Guidi fu fatta costruire nel 1556 da Cosimo I in una zona ricca di selvaggina nei pressi del Padule di Fucecchio. Non a caso oggi è sede del Museo Storico della Caccia e del Territorio in cui è esposta una cospicua collezione di armi e attrezzature da caccia e da tiro di varie epoche, oltre ad arazzi, sculture in marmo, maioliche, arredi e ritratti originali dei Medici.

Giardino di Pratolino, a Vaglia

Il Parco di Pratolino di Villa Demidoff è quel che rimane dell’antica Villa Medicea di Pratolino, demolita nel 1822 dalla principesca famiglia russa. Il parco, seppur molto modificato e depauperato nel corso dei secoli, rimane uno dei più belli di tutta la Toscana, e probabilmente il più significativo tra quelli all’inglese. Una delle sue grandi attrazioni è il Colosso dell’Appennino, una possente statua di 14 metri realizzata nel 1580 dal Giambologna. Sul retro, una scala consente di entrare dentro e scoprire alcune camere nascoste al suo interno.

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Villa Medicea di Cerreto Guidi in provincia di Firenze

Le dimore dei Medici Patrimonio Unesco in provincia di Prato

La residenza di campagna dei Medici di Poggio a Caiano

Tra tutte le dimore di campagna medicee, la Villa di Poggio a Caiano è la più iconica. Perfettamente armonizzata col paesaggio, si distingue per la bellissima facciata abbellita da logge, colonne, una scalinata a due bracci, e un frontone classicheggiante ispirato a un tempio antico. Lorenzo il Magnifico, per la costruzione della villa medicea che più di ogni altra lo rappresenta, chiamò Giuliano da Sangallo. In seguito l’edificio fu impreziosito da affreschi del Pontormo e di Filippino Lippi, che si possono ammirare durante la visita degli appartamenti storici aperti al pubblico.

Villa di Artimino a Carmignano: la villa dei 100 camini

La villa domina dall’alto di un colle il borgo medievale di Artimino. Progettata nel 1596 da Bernardo Buontalenti per il Granduca Ferdinando I – tant’è che è anche chiamata “la Ferdinanda” – mostra la struttura massiccia di una fortezza rinforzata da bastioni angolari, ma ingentilita da una loggia a cui si accede da una scalinata maestosa. Ogni stanza è dotata di un camino, tanto che è conosciuta anche come la “villa dei cento camini“. Affreschi d’epoca decorano gli interni. La villa è privata ma sono possibile visite su prenotazione.

Villa la Ferdinanda ad Artimino è una delle più conosciute ville medicee vicino a Firenze

Le ville medicee protette dall’Unesco in provincia di Pistoia

Villa La Magia, a Quarrata

La villa risale al Trecento, e solo alla fine del Cinquecento l’intera tenuta venne acquistata da Francesco I de’ Medici. La ristrutturazione fu affidata al Buontalenti che le conferì l’aspetto attuale mantenendo la semplice pianta quadrangolare con due corpi sporgenti agli angoli opposti. Oggi è di proprietà del Comune di Quarrata, che ha aperto il grande parco al pubblico costellandolo di opere d’arte contemporanea.

Residenze medicee patrimonio dell’Umanità in provincia di Lucca

Villa di Seravezza

Cosimo I, nel 1560, volle una villa nel borgo di Seravezza, alle pendici delle Alpi Apuane, in una posizione ritenuta d’importanza strategica per la vicinanza con Lucca e Pisa, ma anche ideale per la villeggiatura e la caccia, così immersa nella frescura dei boschi. Di proprietà comunale, ospita il Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica, e la biblioteca pubblica.

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Il Palazzo mediceo di Seravezza nelle lunette dipinte da Giusto Utens

Le residenze dei Medici non riconosciute Patrimono Unesco

Nei paragrafi che seguono, vi elenchiamo tutte le ville medicee in Toscana e non, suddivise per province, che non hanno ottenuto il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Ville medicee nei dintorni di Firenze

Villa Corsini a Mezzomonte, a Impruneta

Circondata da giardini all’inglese e all’italiana, dominata da una torre medievale, ha origini molto antiche e nel corso della sua lunga storia è stata anche abitata da Lorenzo il Magnifico. Stupendi affreschi seicenteschi decorano i saloni interni. La villa è privata ed è utilizzabile per eventi e ricevimenti.

Villa di Lappeggi, a Bagno a Ripoli

Due logge sovrapposte connotavano un tempo la villa. Acquistata dai Medici nel 1569 e ristrutturata dal Buontalenti, è stata modificata più volte nel corso dei secoli, pur conservando la grandiosa scalinata attraverso la quale si accede al giardino. La villa è privata e non può essere visitata.

A Bagno a Ripoli la Villa di Lilliano

La facciata principale di questa villa medicea seicentesca, è semplicissima e inquadrata da due torricelle. All’interno alcune sale sono affrescate. Sul lato sud, un giardino con ninfeo. La fontana con cariatide è gemella della più nota nel Giardino di Boboli. Dal cortile interno della villa partono due ampi scaloni simmetrici, percorribili anche a cavallo, che conducono alla terrazza che si affaccia su Firenze. Di proprietà privata, la villa è visitabile e utilizzata per eventi.

Villa Medicea dell’Ambrogiana, a Montelupo Fiorentino

Nel 1573, Ferdinando I acquistò e ristrutturò l’attuale Villa Medicea dell’Ambrogiana affacciata direttamente sull’Arno nei pressi di Montelupo Fiorentino. L’edificio è caratterizzato da quattro robuste torri angolari e rappresenta una delle residenze più monumentali tra quelle appartenute alla famiglia Medici. L’Ambrogiana fu la dimora prediletta di Cosimo III. Il parco della villa giungeva fino al greto del fiume e comprendeva anche una scenografica grotta con giochi d’acqua, simile a quelle create dal Buontalenti per il Giardino di Boboli a Firenze. Oggi la villa ospita una struttura sanitaria ed è visitabile soltanto in rare occasioni con l’accompagnamento di una guida.

Altre residenze dei Medici in provincia di Firenze

Citiamo inoltre anche la Fattoria Medicea di Stabbia, a Cerreto Guidi, non propriamente una villa e quindi fuori dalla nostra trattazione. Mentre per quel che concerne le altre ville medicee in provincia di Firenze, sono trattate nella sezione “Ville Medicee Patrimonio Unesco”: Cafaggiolo, a Barberino di Mugello; Villa del Trebbio, a San Piero a Sieve; Cerreto Guidi; Giardino di Pratolino, a Vaglia; Villa Medici a Fiesole.

La Villa medicea di Lappeggi a Bagno a Ripoli nelle lunette dipinte Giusto Utens

Ville dei Medici in provincia di Livorno

Villa Medicea di Collesalvetti

Unica villa medicea in provincia di Livorno, oggi completamente integrata nel tessuto urbano di Collesalvetti, fu acquistata da Lorenzo e Giuliano de’ Medici nel 1476.

Circondata da una vasta tenuta di campi, edifici rurali e poderi coltivati, a differenza di altre proprietà signorili della casata, mantiene l’aspetto e le funzioni della fattoria di campagna. La proprietà è pubblica: appartiene al Comune di Collesalvetti.

La Villa medicea di Collesalvetti nelle lunette dipinte Giusto Utens

Ville medicee in provincia di Pisa

Qui di seguito trovate le ville medicee in provincia di Pisa che non hanno ottenuto il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Villa di Agnano, a San Giuliano Terme

Detta anche Villa Tadini Buoninsegni, deve le sue origini a Lorenzo de’ Medici che alla fine del XV secolo vi costruì la residenza per la caccia e gli incontri intellettuali. Il bel parco romantico all’inglese è invece opera dell’architetto dei Granduchi: vi si trova la voliera ottocentesca proveniente dal Giardino di Boboli a Firenze, commissionata dal Re Vittorio Emanuele II. La villa è privata ma fruibile per eventi.

A Lajatico la Villa di Spedaletto

La villa è un eclettico esempio di diversi stili architettonici. Ex, “spedale” per pellegrini gestito dai Cavalieri del Tau, fu concesso nel 1496 a Lorenzo il Magnifico che ne fece una delle sue residenze di caccia e la trasformò in una grande villa elegante. Gli interni vennero decorati da alcuni dei migliori pittori del tempo, come il Ghirlandaio, Filippino Lippi, Perugino e Botticelli, purtroppo però andati distrutti quasi del tutto in un incendio. Dal 1606 è di proprietà privata della famiglia Corsini e non visitabile.

Villa di Camugliano, a Ponsacco

Nota anche come Villa Niccolini, i proprietari che succedettero ai Medici, con la sua mole possente domina il borgo di Camugliano, incastonato tra le valli del Cascina e dell’Era. Voluta nel 1530 da Alessandro de’ Medici, nella forma ricorda una fortezza, con un massiccio corpo centrale rinforzato da quattro torri laterali. Di proprietà privata, non è visitabile.

A San Giuliano Terme, Villa di Arena Metato

Questa residenza, detta anche Ammiraglio Giulio de’ Medici, è la villa medicea più vicina al mare. Attribuita al Buontalenti, è disposta su due piani e vanta un enorme parco di 7000 mq. Privata, è aperta alle visite su prenotazione, ed è anche struttura ricettiva.

Villa di Coltano, a Pisa

Edificata dal Buontalenti nel 1586 per volere di Don Antonio de’ Medici, sul modello della villa medicea di Camugliano – ossia caratterizzata dalla presenza di fortificazioni, con quattro torrette agli angoli -, la villa di Coltano era immersa in una vasta tenuta e utilizzata perciò soprattutto come residenza di caccia. Di proprietà del Comune di Pisa, viene aperta al pubblico insieme al parco che la circonda.

Villa medicea di Buti, nell’omonimo comune pisano

La villa Medicea è edificata sui resti di un fortilizio medievale della famiglia Tonini. Non segue i canoni architettonici delle ville medicee, ma è più simile a quelle lucchesi. La struttura fa parte dell’Associazione Dimore Storiche Italiane ed è una location per cerimonie e matrimoni; visitabile su appuntamento.

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Villa medicea di Buti, nell'omonimo comune in provincia di Pisa, facente parte dell'Associazione Dimore Storiche Italiane

Le ville della famiglia Medici in provincia di Pistoia

Queste le ville medicee in provincia di Pistoia che sono state riconosciute come Patrimonio Unesco.

Villa di Montevettolini, a Monsummano Terme

La Villa Medicea di Montevettolini, costruita nel XVI secolo su commissione di Ferdinando I de’ Medici, si erge su una collina a circa 15 km da Pistoia. L’edificio ha una pianta poligonale e l’aspetto tipico di una fortezza, con intonaco bianco e semplici angolature in pietra. La villa, di proprietà privata, non visitabile, dispone di un ampio giardino con patio e piscina. Quanto a la Villa La Magia, a Quarrata, è trattata nella sezione “Patrimonio Unesco del presente articolo.

Statua del Granduca Ferdinando I dei Medici ad Arezzo

Le Ville dei Medici a Firenze, non Patrimonio dell’Umanità

La Quiete

Nella zona di Castello, a breve distanza da alcune delle più famose ville medicee, La Quiete fu acquistata nel 1563 da Pier Francesco de’ Medici. Nel Seicento divenne la residenza di campagna della congregazione delle Montalve, alla quale si deve la costruzione della chiesa nel 1688, diventata parte integrante del complesso. Si tratta di una villa monumentale dotata di un giardino all’italiana con aiuole, vialetti e fontane. Di proprietà della Regione Toscana, è parte del sistema museale dell’Università di Firenze.

La Topaia

Anche questa villa si trova a Castello, area molto amata dalla famiglia. Per i Medici rappresentò principalmente una residenza di caccia. Nel Cinquecento venne fatta ristrutturare da Cosimo I. Durante il governo di Cosimo III, il giardino divenne un vero e proprio orto botanico con moltissime specie di piante anche rare, tanto che il Bimbi le raffigurò a grandezza naturale all’interno di uno dei saloni. Passata di proprietà ai Lorena e poi ai Savoia, oggi la villa appartiene a privati e non è visitabile.

Villa di Marignolle

Confiscata dai Medici a Lorenzo di Pietro Ridolfi nel XVI secolo, lunghe mura merlate proteggono ancora oggi questa villa situata in un sobborgo di Firenze. Ampliata dal Buontalenti, che le conferì l’aspetto di solida residenza di campagna con la facciata rivolta verso Firenze, accolse ospiti illustri, tra cui Galileo Galilei. La villa è ancora oggi proprietà privata e non è visitabile.

Le seguenti ville (o giardini) medicee di Firenze sono trattate nella sezione “Patrimonio Unesco” del presente articolo: Careggi; Villa di Castello o Villa Reale; Villa La Petraia; Giardino di Boboli; Villa di Poggio Imperiale.

Villa La Petraia a Firenze è una delle ville medicee Patrimonio Unesco

Ville medicee fuori della Toscana

Villa Madama a Roma, sede di rappresentanza istituzionale

Posta sulle pendici di Monte Mario, la magnifica villa cinquecentesca si chiama così in onore di Margherita d’Austria, figlia dell’imperatore Carlo V e sposa prima di Alessandro de’ Medici e poi di Ottavio Farnese. Il progetto risale a Raffaello, su commissione di papa Leone X. Ai lavori partecipò un formidabile gruppo di artisti, tra cui Antonio da Sangallo e Giulio Romano. Di proprietà del Ministero degli Affari Esteri dal 1941, Villa Madama è oggi sede di rappresentanza del Ministero e della Presidenza del Consiglio. Conserva la loggia progettata da Raffaello, le grottesche e il salone col soffitto a volta decorato da Giulio Romano.

Villa Medici, a Roma

Situata sulla collina del Pincio, l’edificio attuale risale alla metà del XVI secolo, e fu realizzato su progetto dell’architetto Giovanni Lippi. Nel 1576, la villa fu acquistata dal cardinale Ferdinando de’ Medici per ospitare la sua collezione d’opere d’arte. Dall’inizio del XIX secolo è sede dell’Accademia di Francia, fondata nel 1666 su iniziativa dello statista Jean-Baptiste Colbert e di Gian Lorenzo Bernini, per accogliere i vincitori del Prix de Rome e i borsisti protetti dai grandi nobili francesi.
Lo stile sobrio della facciata esterna è in netto contrasto con l’opulenza della facciata interna che si apre con una loggia sui giardini, impreziositi da sculture e fontane. L’ampio giardino rettangolare è diviso in 16 aiuole quadrate. L’area verde si estende in totale per oltre 7 ettari.

La facciata interna di Villa Medici a Roma, sede dell'Accademia francese

Quali ville medicee visitare?

Appurato che ogni villa medicea ha la sua bellezza e le sue attrattive, ecco i nostri modesti consigli su quali siano le più interessanti ville medicee da visitare tra quelle visitabili, ovviamente.

Per quel che concerne le ville medicee e i giardini Patrimonio Unesco, senz’altro vale la pena visitare lo splendido giardino all’italiana della Villa di Castello. Da non perdersi nemmeno i giardini della bizzarria de La Petraia di cui è visitabile il cortile interno e il pian terreno.

La Villa del Trebbio a San Piero a Sieve è molto bella, contiene molta storia medicea, ed è visitabile su appuntamento. Un must assoluto è la Villa di Poggio a Caiano, così come, la Villa di Artimino, ma bisogna ricordarsi di prenotare. Da visitare anche il grande parco con le opere d’arte contemporanea di Villa La Magia, a Quarrata e, ovviamente, i favolosi Giardini di Boboli e Giardini di villa Demidoff.

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Il Colosso dell'Appennino del Giambologna del Parco di Villa Demidoff a Pratolino

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Foto delle lunette di Giusto Utens e Villa medicea di Buti: ©Wikipedia
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