25 Ottobre 2020 2023-03-20T09:41:00+01:00 Le 10 province della Toscana: una guida territorio per territorio TuscanyPeople Vieri Tommasi Candidi Share: Guida completa alle 10 province della Toscana: cosa vedere, cosa fare e quali città visitare nelle province toscane, territorio per territorio.Provincia di Arezzo L’estensione del territorio aretinoLa città di Arezzo, antica lucumonia etruscaCosa vedere ad ArezzoI territori della provincia di ArezzoFirenze, la città metropolitana delle province toscane I 46 comuni fiorentiniLa città di Firenze, opera d’arte a cielo apertoI più importanti musei di FirenzeIl centro storico di Firenze: Patrimonio dell’Umanità I territori della città metropolitanaCosa vedere in provincia di FirenzeProvincia di Grosseto, la più meridionale delle province toscaneI comuni grossetaniLa città di Grosseto, capoluogo della MaremmaI territori della provincia grossetana: non solo MaremmaCosa vedere nella più meridionale delle province toscaneUn ristorante stellato nel grossetanoLivorno, la provincia toscana affacciata sul mareI comuni livornesiLa città di Livorno, antica roccaforte mediceaCosa vedere a LivornoI principali territori del livorneseLe isole livornesi dell’Arcipelago toscano Capraia, aspra terra da scoprireLa più grande delle isole toscaneProvincia di LuccaI comuni lucchesiLa città di Lucca e le sue maestose muraVisitare la città delle 100 chieseIl territorio luccheseLe Alpi toscaneLa Garfagnana e le sue bellezze naturaliProvincia di Massa-CarraraI comuni della provincia di Massa CarraraMassa, una città dominata da un castelloCarrara, la città internazionale del marmoCosa vedere a CarraraI territori di Massa-Carrara: dal Mar Ligure alle Alpi ApuaneProvincia di PisaI comuni pisaniPisa la città di Piazza dei Miracoli e della Torre PendenteIl territorio della provincia pisanaL’ingresso dell’Inferno dantesco esiste davvero!Provincia di Pistoia: la meno conosciuta delle province della ToscanaI comuni del pistoiesePistoia, bellissima città d’arte poco conosciutaQuartiere de La Sala, il cuore pulsante di PistoiaProvincia di Pistoia: sport, terme e sapori tipiciProvincia di PratoUna piccola provincia ricca di storia e prodotti tipiciLa città di PratoCosa vedere a PratoI più importanti musei di Prato Il territorio prateseProvincia di SienaI comuni senesiSiena, la città a forma di chiocciolaIl Palio delle ContradeI territori della Provincia di SienaCosa vedere nel Chianti seneseVisitare le Crete senesiVal d’Orcia, Patrimonio dell’UmanitàCosa vedere in Val d’Orcia Province della Toscana, una guida completa territorio per territorio Oggi ci addentriamo nel cuore delle 10 province della Toscana: Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena. Più o meno tutti sanno quali sono le principali città della Toscana e che Firenze ne è il capoluogo, ma forse non tutti conoscono i loro territori. L’obiettivo di questo articolo è raccontare le 10 province della Toscana riassumendo le loro più importanti caratteristiche. Ci auguriamo che questa guida completa di veloce consultazione, risponda alle vostre domande, almeno quelle più generali. Se desideriate saperne di più su un territorio, una città o una provincia, non esitate a inviarci una mail: [email protected]. Chiedete e vi sarà dato. 👉 LE PAROLE IN ROSSO NELL’ARTICOLO SONO TUTTI LINK CHE PORTANO AD ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO RELATIVI ALL’ARGOMENTO IN QUESTIONE Provincia di Arezzo La prima delle province toscane che vi raccontiamo è quella di Arezzo. I confini aretini La provincia aretina confina con l’Emilia-Romagna a Nord-Est, con la città metropolitana di Firenze a Nord-Ovest, con le Marche e con l’Umbria a est, e con la provincia di Siena a Sud-Ovest. Arezzo amministra anche una piccola exclave situata all’interno dei confini della provincia di Rimini, le cui località sono frazioni del comune di Badia Tedalda. L’estensione del territorio aretino La provincia di Arezzo si estende su una superficie di 3.430,38 km2, conta quasi 350.000 abitanti, e annovera 36 comuni. Tra questi: Anghiari, reso noto dal dipinto di Leonardo; la bellissima Cortona; Poppi, col suggestivo Castello dei Conti Guidi; Montevarchi; Pratovecchio Stia; San Giovanni Valdarno e Caprese Michelangelo, città natale del grande artista. La città di Arezzo, antica lucumonia etrusca Arezzo, una delle più belle città delle province toscane, sorge su un colle all’incrocio di quattro valli: Valtiberina, Casentino, Valdarno e Val di Chiana.Arezzo rappresentò una delle maggiori lucumonie etrusche, divenendo in seguito un centro romano d’importanza strategica: del suo Anfiteatro rimangono ancora oggi importanti resti. Nel Medioevo, la sconfitta di Campaldino del 1289 sancì la fine della sua indipendenza, e nel tempo divenne un dominio fiorentino per poi entrare a far parte del Granducato mediceo. Ad Arezzo sono nati molti uomini illustri – tra cui Petrarca, Giorgio Vasari, Piero della Francesca, Guido Monaco, Francesco Redi – tanto che possiede un patrimonio artistico di prim’ordine. Cosa vedere ad Arezzo Tutto il centro storico racconta le grandi stagioni dell’arte e dell’architettura aretina: dall’imponente Loggiato Vasariano – per alcuni il modello di quello poi realizzato agli Uffizi di Firenze – al Palazzo della Fraternita dei Laici, sintesi d’architettura gotica e rinascimentale, all’abside della Pieve di Santa Maria. La Basilica di San Domenico conserva una meravigliosa croce dipinta da Cimabue. Gli affreschi di Piero della Francesca, nel Duomo, sono stupefacenti.La bellissima Piazza Grande fa anche da scenario alla Giostra del Saracino, un torneo cavalleresco di origini medievali in cui si contrappongono i 4 quartieri storici aretini. I territori della provincia di Arezzo Le aree geografiche da cui è formata la provincia di Arezzo sono quelle dell’Appennino Tosco-Romagnolo, del Casentino, del Chianti aretino, del Pratomagno, della Val di Chiana, del Valdarno Superiore, della Valtiberina. Le principali attrazioni della provincia, oltre alla città di Arezzo e i caratteristici borghi, sono: il grande massiccio del Pratomagno, con la sua croce di ferro; il Santuario francescano de La Verna; il Castello dei Conti Guidi, a Poppi, il Castello di San Francesco; l’Eremo di Camaldoli; il Castello di Romena. Firenze, la città metropolitana delle province toscane Tra le province della Toscana, la principale è rappresentata dalla Città metropolitana di Firenze. Il territorio confina a Nord e a Nord-Est con l’Emilia-Romagna. Le province di Arezzo e Siena si trovano rispettivamente a Sud e Sud-Est. A Ovest e Sud-Ovest di Firenze troviamo invece la provincia di Pisa. Infine a Ovest e Nord-Ovest incontriamo le province di Lucca, Pistoia e Prato. I 46 comuni fiorentini Il territorio fiorentino si estende su una superficie di 3.728,70 km2, conta oltre 1 milione di abitanti e annovera ben 46 comuni. Tra questi ricordiamo: Barberino di Mugello, con la splendida Villa medicea di Cafaggiolo, patrimonio dell’UNESCO; Certaldo, il bellissimo paese di Boccaccio; Empoli, uno dei cuori industriali della regione; Fiesole, tra i sobborghi più esclusivi di Firenze oltre che, fino a 3 anni fa, il comune più ricco dell’intera Toscana; Greve in Chianti, la porta settentrionale all’importante territorio del vino; Impruneta, con la sua celeberrima produzione di terracotta di altissima qualità; Montelupo Fiorentino, il paese delle ceramica; Palazzuolo sul Senio e Scarperia, due gioielli mugellesi annoverati tra i “Borghi più belli d’Italia”. La città di Firenze, opera d’arte a cielo aperto Firenze, Capoluogo di Provincia e di Regione, è tra le più affascinanti città del mondo. Circondata da ondulate colline, possiede un’innata eleganza che emana dalla purezza classica delle sue architetture medioeval-rinascimentali. Monumenti, chiese, palazzi, basiliche, musei contengono una quasi inenarrabile quantità d’arte. È qui che nasce la sindrome di Stendhal, quel senso di capogiro, di svenimento, che colse il grande scrittore francese uscendo dalla basilica di Santa Croce e che si replica ogni anno nel sensibile animo di qualche centinaio di visitatori stravolto da tanta bellezza tutta insieme. I più importanti musei di Firenze La Galleria degli Uffizi è uno dei più straordinari complessi museali al mondo; la Galleria Palatina conserva le pitture dei “secoli d’oro”; il Museo nazionale del Bargello, le sculture del Rinascimento; il Museo di San Marco, le opere del Beato Angelico; la Galleria dell’Accademia, la più famosa scultura di tutti i tempi: il David di Michelangelo. E poi le Cappelle Medicee, Palazzo Pitti, con le opere del Cinquecento e del Barocco, il Museo dell’Opera del Duomo, e tanti altri. Il centro storico di Firenze: Patrimonio dell’Umanità Il cuore della culla del Rinascimento, dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1982, è un accavallarsi di meraviglie allo stato puro. Da Piazza del Duomo – con la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Battistero e il Campanile di Giotto -, a Piazza della Signoria su cui svetta Palazzo Vecchio, sede del comune cittadino, dal Ponte Vecchio, a Palazzo Pitti, è un’ininterrotta espansione di fascino, bellezza, eleganza, (e anche di alta moda: le raffinate boutique fiorentine), da rimanere a bocca aperta. Ma Firenze è anche passeggiare sui Lungarni, perdersi tra i vicoli bohémien dell’Oltrarno (il quartiere di San Frediano è stato eletto dalla rivista Lonely Planet tra i “più cool del mondo”), o per le antiche mura di San Niccolò. È canti e chiassi, viuzze, guelfi e ghibellini. Firenze è i quartieri storici del calcio in costume, una città da vivere col cuore e con la mente. I territori della città metropolitana Le aree geografiche del territorio fiorentino sono: l’Appennino Tosco-Emiliano, il Chianti fiorentino, Montalbano, i Monti della Calvana, il Mugello, la Val di Bisenzio, parte del Valdarno Superiore, la Val d’Elsa e la Valdisieve. Cosa vedere in provincia di Firenze Tra le principali attrazioni della provincia fiorentina, oltre a Firenze stessa e a quelle già elencate, ci sono: il Mugello, del Chianti e della parte fiorentina della Val d’Elsa, tra natura incontaminata, boscosa, architetture di ogni genere, e lunghe distese di vigne e dolci oliveti. Provincia di Grosseto, la più meridionale delle province toscane Il grossetano confina a Nord-Ovest con le province di Livorno e Pisa, a Nord-Est con il senese e a sud con la provincia di Viterbo. Si estende su una superficie di 4.504,30 km, conta 228.157 abitanti e annovera 28 comuni.Include, tra le altre, le aree della Maremma grossetana (o Maremma propriamente detta), delle Colline Metallifere e dell’Arcipelago Toscano. Senza dubbio, quella di Grosseto è una delle più belle province della Toscana. I comuni grossetani Tra i comuni del grossetano si ricordano senz’altro: la bellissima, elitaria, Capalbio, paese degli intellettuali; il borgo marinaio di Castiglion della Pescaia; Follonica, meta del turismo vacanziero estivo; la splendida Massa Marittima con l’eccezionale Cattedrale di San Cerbone; i paesi di Sorano e Pitigliano, che insieme alla magica Sovana formano i tre borghi del tufo; Orbetello, famoso per la sua laguna; Porto Ercole e Porto Santo Stefano, facenti parte dell’unico comune sparso dell’affascinante promontorio dell’Argentario; e infine la suggestiva Isola del Giglio, parte di quella meraviglia naturale che risponde al nome di Arcipelago Toscano. La città di Grosseto, capoluogo della Maremma Grosseto, il capoluogo maremmano, ha l’anima ancora integra delle sue intatte mura medicee – 3 km di lunghezza e 6 bellissimi bastioni angolari – su cui è possibile passeggiare. Da non perdersi Piazza Dante (o Piazza del Duomo), su cui affacciano il Palazzo della Provincia, il Palazzo Comunale e il Duomo stesso. Nella piazza spicca la statua a Pietro Leopoldo di Lorena, Granduca di Toscana, la cui grande bonifica fu fondamentale per estirpare da questa terra il secolare flagello della malaria. I cittadini fecero scolpire in suo onore la statua che lo raffigura mentre schiaccia con un piede il serpente della malaria e risolleva una donna, simboleggiante la Maremma, con in braccio un bambino malato. I territori della provincia grossetana: non solo Maremma Le aree geografiche della provincia di Grosseto sono, nell’interno: l’Area del Tufo, le Bandite di Scarlino, le Colline dell’Albegna e del Fiora, le Colline Metallifere; il Monte Amiata, i Monti dell’Uccellina e della Valle dell’Ombrone. Sulla mare: l’Argentario, l’Arcipelago Toscano e la Costa d’Argento. La maggior parte del territorio grossetano fa parte di quell’area toscana conosciuta come Bassa Maremma o, per l’appunto, Maremma grossetana. Questo territorio un tempo aspro, inospitale, malarico è stato recuperato tramite le ingenti opere di bonifica che si sono succedute nel corso dei secoli. Oggi è un vero e proprio paradiso naturalistico, oltre che scrigno di grandi tesori storici e culturali. Cosa vedere nella più meridionale delle province toscane Coste selvagge, lagune, oasi del WWF, testimonianze etrusche e romane, paesi del tufo, borghi incantati, colline di straordinaria bellezza, distese di vigne, olivi, vino e cibo d’eccezione, slow life: questa è la provincia di Grosseto. Tutto è meraviglia allo stato brado: dal Golfo di Follonica, al promontorio di Punta Ala; dai Monti dell’Uccellina (col loro famoso parco) alla Riserva naturale della Diaccia Botrona, a Castiglion della Pescaia, al Promontorio di Ansedonia, al bellissimo Argentario e alla Laguna di Orbetello. Senza dimenticare le zone interne coi loro favolosi borghi antichi, come quelli dell’area del tufo e le zone termali (una per tutte: Saturnia). E poi le Colline Metallifere, con Massa Marittima, Gavorrano, Scarlino, e di nuovo giù verso il mare in spiagge d’incanto come Torre Mozza, Cala Violina o Cala Civette, e ancora più giù verso l’inesauribile fascino della Costa d’Argento, del porticciolo di Talamone. Fino alla superba Isola del Giglio. Un ristorante stellato nel grossetano E in mezzo a tanta magnificenza, c’è anche spazio per un ristorante 2 stelle Michelin da più di 20 anni, Da Caino di Valeria Piccini, a Montemerano, una chicca di paese medioevale che varrebbe da solo il viaggio. Che si può volere di più? Livorno, la provincia toscana affacciata sul mare Livorno, la più marina delle province della Toscana, si affaccia a Ovest sul mar Ligure e sul mar Tirreno. Confina a Nord e a Est con la provincia di Pisa e a sud con la provincia di Grosseto. I comuni livornesi Si estende su una superficie di 1.213,71 km2, conta circa 334.000 abitanti, e annovera 1.909 comuni, tra cui l’importante scalo marittimo di Piombino; Cecina; Castagneto Carducci, il paese del poeta; San Vincenzo, ottima località balneare; e tutti i comuni dell’Isola d’Elba e di Capraia come la medicea Portoferraio, Porto Azzurro, il gioiellino medioevale di Capoliveri, Marciana e Marciana Marina. La città di Livorno, antica roccaforte medicea Livorno, affacciata sul Mar Ligure, coi suoi circa 160.000 abitanti, non solo è la terza città della Toscana, ma anche uno dei principali porti italiani. Nel XVI secolo i Medici commissionarono a Bernardo Buontalenti la costruzione della nuova città fortificata con bastioni e fossi, donandogli quell’aspetto che la distingue tutt’oggi. Parte del fascino del luogo è il suo essere un crogiolo di razze e culture. Livorno è un importante centro portuale con canali navigabili che attraversano la città, chiamati “fossi“. Assolutamente da visitare il quartiere La Venezia che, come si può dedurre dal nome, ricorda la romantica città veneta. Cosa vedere a Livorno Da non perdersi nella città labronica: l’Acquario di Livorno; la Terrazza Mascagni, il cui pavimento di 8.700 mq è una scacchiera composta da oltre 34mila piastrelle bianche e nere, separata dal mare da una balaustra formata da 4mila colonnine; la già citata Piccola Venezia; la Sinagoga; il Porto Mediceo, voluto da Cosimo I, che rubò il primato a Pisa su quest’area del Tirreno. I principali territori del livornese Le aree geografiche della provincia di Livorno sono: l’Arcipelago Toscano; le Colline livornesi; le Colline Metallifere livornesi; la Costa degli Etruschi; l’Alta Maremma; la Val di Cecina e la Val di Cornia. La zona nord della provincia, alle spalle del porto di Livorno, è pianeggiante e caratterizzata da un ambiente palustre. Più a sud sono presenti rilievi di modesta entità che si estendono alle spalle di una fascia costiera pianeggiante. Fa eccezione il promontorio di Piombino dove invece la costa è alta e rocciosa. Tra le spiagge più belle della costa livornese, ricordiamo il Golfo di Baratti e il Parco della Sterpaia. Le isole livornesi dell’Arcipelago toscano La provincia comprende le isole di Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa e Montecristo. E sono proprio queste 5 isole dell’Arcipelago Toscano la maggiore attrazione della Provincia di Livorno, soprattutto l’Isola d’Elba e Capraia. Capraia, aspra terra da scoprire Capraia è, per grandezza, la terza isola dell’Arcipelago Toscano. Di origine vulcanica, Capraia è uno straordinario spettacolo naturale dovuta alla lava e all’erosione del vento e del mare che forma coste scoscese, a picco, con rocce dai colori vivaci e dai contrasti cromatici intensi. Da vedere: Cala dello Zurletto, Cala del Ceppo, lo Scoglione. Mentre nella parte sud dell’isola è indimenticabile Cala Rossa. La più grande delle isole toscane L’Isola d’Elba è la prima per grandezza e importanza di tutto l’Arcipelago Toscano, un microcosmo di pura bellezza che ha sempre attratto le attenzioni di tutti, fin dall’antichità. Dagli Etruschi ai Romani al Medioevo, fino ai famosi cento giorni d’esilio di Napoleone, l’Elba è sempre stata teatro di grande storia di cui conserva le importanti vestigia in ville, fortezze e castelli. Vicinissima a Piombino, sulla costa, la straordinaria varietà dei fondali la rende il paradiso dello snorkeling; i fitti boschi che si arrampicano su rilievi di notevole altezza, come il Monte Capanne (1.019 metri slm), ne fanno quello del trekking e delle mountain bike. Portoferraio, Capoliveri, i tramonti sulla torre saracena di Marciana Marina, Rio Marina, Porto Azzurro, la strada che da Marciana porta a Cavoli passando per Sant’Andrea, valgono da soli il prezzo del traghetto. Provincia di Lucca Il territorio lucchese confina a Ovest con il mar Ligure, a Nord-Ovest con la provincia di Massa-Carrara e a Nord con l’Emilia-Romagna. A Est la provincia tocca il pistoiese e il fiorentino, mentre a Sud confina la provincia di Pisa. I comuni lucchesi La provincia di Lucca si estende su una superficie di 1.896,93 chilometri quadrati, conta circa 393.795 abitanti e annovera 33 comuni. Tra questi, ricordiamo: Viareggio, la famosa città del carnevale; Forte dei Marmi, sull’elegante riviera versiliana, meta di un turismo abbiente e d’élite; Barga e Coreglia Antelminelli due dei borghi toscani più belli d’Italia; Borgo a Mozzano, il paese del Ponte del Diavolo; Careggine, famoso per il paese fantasma di Fabbriche di Careggine sommerso dal Lago di Vagli che il prossimo anno riemergerà dalle acque. La città di Lucca e le sue maestose mura Lucca è senz’altro una delle più affascinanti città toscane. Non fece mai parte del Granducato: i Medici infatti non riuscirono in nessuna epoca a conquistarne le mura. Questa circostanza l’ha resa una specie di isola terrestre fortificata che ha saputo conservare nel tempo veri e propri tesori rimasti intatti.La cerchia muraria risale ai secoli XVI-XVII. Nei suoi oltre 4 chilometri (passeggiabili e ciclabili) assomma ben 10 baluardi, una piattaforma e gli spalti, ottimi punti di vista da cui osservare la città. Lucca, nella sua trama, è medioevale, anche se punteggiata da molte testimonianze della maggioranza delle epoche storiche, a cominciare dall’Anfiteatro Romano sui cui oggi si apre la famosissima Piazza dell’Anfiteatro, scenario circolare e suggestivo, nato proprio sulle rovine delle antiche gradinate. Il Medioevo è però il periodo aureo di Lucca, non a caso denominata la “città dalle 100 chiese”. Da visitare il Duomo di San Martino con la sua suggestiva facciata in stile romanico-pisano. Al suo interno sono custoditi il Volto Santo e la splendida tomba di Ilaria del Carretto scolpita da Jacopo della Quercia. Da non perdere anche la Basilica di San Frediano e la favolosa chiesa di San Michele, superbi esempi di edifici religiosi. Visitare la città delle 100 chiese Tra le cose da fare a Lucca: salire in cima alla Torre Guinigi, per ammirare gli stupefacenti alberi che crescono sulla sua sommità; visitare le stanze del Palazzo Ducale di Piazza Napoleone; passeggiare nella chic via Fillungo, avventurarsi fuori dalle mura, nel quartiere di ville liberty che circondano parte del centro. Il territorio lucchese Quella di Lucca è tra le più montuose delle province della Toscana, fatta eccezione ovviamente per la riviera versiliese. Le aree da cui è formata la provincia di Lucca sono le Alpi Apuane, l’Appennino Tosco-Emiliano, la Garfagnana, la Media Valle del Serchio, la Piana di Lucca, la Versilia. Abbiamo parlato dell’elegante riviera versiliese, meta di un turismo abbiente, vacanziero e godereccio, ricolma di ristoranti di alto livello e locali alla moda. Ci sono però altri due territori lucchesi che di essere visitati: le Alpi Apuane e la Garfagnana. Le Alpi toscane Le Apuane sono le famose e bellissime montagne di marmo, che fornirono il pregiato materiale a grandi artisti come Michelangelo e Canova. Molti sono i borghi e i boschi da scoprire su questi monti, ma ne parleremo più avanti. La Garfagnana e le sue bellezze naturali In Garfagnana, oltre al Ponte del Diavolo, Barga e Fabbriche di Careggine, di cui abbiamo già accennato, vi segnaliamo anche le seguenti attrazioni. La Grotta del Vento, a Fornovolasco, prezioso tesoro sotterraneo fatto di stalagmiti e stalattiti millenarie, di concrezioni calcaree dai vividi colori e da gallerie levigate d’acqua. Isola Santa che, giacente sulla riva di un laghetto artificiale, sembra sorgere fiabesca dalle acque. L’Orrido di Botri, il più grande canyon naturale della Toscana, scavato dal torrente Pelago tra pareti altissime, acque gelide e limpide cascate. Provincia di Massa-Carrara La più settentrionale delle province toscane, Massa-Carrara, confina a Ovest con la Liguria e a Nord con l’Emilia-Romagna. A Sud-Est tocca la provincia di Lucca e a Sud-Ovest si affaccia sul Mar Ligure. I comuni della provincia di Massa Carrara Si estende su una superficie di 1.156,80 kmq, conta circa 194.000 abitanti, e annovera 17 comuni, tra cui Pontremoli, il comune più a nord di tutta la Toscana di cui è considerato la porta di accesso; Carrara e Massa, che danno il nome alla provincia; Fivizzano, denominato il comune dei cento borghi, in epoca altomedievale mercato del vicino borgo della Verrucola, sede del potere feudale d’importanti famiglie; Fosdinovo, col suo imponente castello, forse il meglio conservato dell’intera Lunigiana. Massa, una città dominata da un castello Massa, incastonata tra le Alpi Apuane, è un’antica città dall’atmosfera medievale, uno scrigno in cui perdersi tra gioielli d’arte e architettura. Da non perdere, l’imponente Palazzo Ducale (o Palazzo Rosso) di Piazza degli Aranci; il Museo Diocesano – ospitato nel “Palazzino dei Cadetti” – costruito alla fine del Cinquecento da Alberico I Cybo Malaspina. Molto bella la Cattedrale dei Santissimi Pietro e Francesco, costruita per volontà del marchese Jacopo Malaspina alla metà del XV secolo.Infine il Castello Malaspina, un vero e proprio fortilizio da cui si gode uno dei più bei panorami di tutte le province della Toscana. Carrara, la città internazionale del marmo A pochi chilometri di distanza, Carrara, la “capitale del marmo”. La città si fonde con le Alpi Apuane in un succedersi di mutevoli, affascinanti, paesaggi, dominati dai bianchi profili montani e dal marmo estratto dalle cave che ha fatto la storia e la fortuna del luogo. La ruota è infatti il simbolo della città, come il toponimo, forse “Cararia”, ossia luogo dei carri su cui venivano trasportati i blocchi di marmo. La ruota dello stemma è sempre associata al motto: fortitudo mea in rota. Cosa vedere a Carrara Da visitare il Castello dei Malaspina e il Museo Civico del Marmo, spazio espositivo che offre un’immagine complessa e affascinante del patrimonio locale. Per gli appassionati di arte contemporanea, imperdibile una visita al Centro Arti Plastiche di Carrara, ospitato dentro l’ex convento di San Francesco. La raccolta del museo è costituita dalle opere acquisite dal Comune di Carrara nel corso delle varie edizioni della Biennale Internazionale di Scultura, dal 1957 a oggi. I territori di Massa-Carrara: dal Mar Ligure alle Alpi Apuane Le aree geografiche da cui è formata la provincia di Massa-Carrara sono: le Alpi Apuane, l’Appennino Tosco-Emiliano, la Riviera Apuana, la Lunigiana. Doverosa una gita nel Parco delle Alpi Apuane, le cui vette circondano la città. Questa catena montuosa, unica per le sue caratteristiche, si sviluppa per 60 chilometri lungo le aree di Versilia, Lunigiana e Garfagnana, ed è conosciuta, oltre che per la bellezza dei propri marmi, per i profondi abissi che si aprono tra le montagne, per le cave suggestive e per gli splendidi panorami in cui lo sguardo spazia dalle cime candide fino alla costa tirrenica. Raccomandata una visita anche a Colonnata, il paese del famoso lardo, e a Pontremoli al Museo delle Statue Stele Lunigianesi, sculture antichissime datate tra l’eneolitico, l’età del ferro e quella del bronzo. Provincia di Pisa Il territorio pisano si estende dalla piana alluvionale dell’Arno, nell’Ovest della Toscana, fino al Mar Ligure. Confina con le province toscane di Lucca a Nord, di Firenze a Est, di Siena e Grosseto a Sud. A Ovest confina con la provincia di Livorno e il Mar Ligure. I comuni pisani Si estende su una superficie di 2.573,84 chilometri quadrati, conta circa 418.000 abitanti, e annovera 37 comuni, tra cui Calci, dove si erge la famosa Certosa di Calci. I popolosi Cascina, San Giuliano Terme, Pontedera, la città dei mobili, Ponsacco, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, fino alla bellissima, etrusco-romana-medioeval-rinascimentale Volterra, in Val d’Elsa, una delle più suggestive cittadine toscane. Montescudaio in Val di Cecina, delizioso paese medioevale inserito nel Club dei Borghi più belli d’Italia. Pisa la città di Piazza dei Miracoli e della Torre Pendente A Pisa non si trova solo una delle piazze più fotografate al mondo che d’Annunzio chiamò “Piazza dei Miracoli” perché davvero sembra che un unico miracolo non possa bastare per realizzarla. Pisa non è solo il bianchissimo Duomo, lo stupefacente Battistero, il monumentale Cimitero, e l’immarcescibile Torre Pendente che milioni di turisti da tutto il pianeta si divertono a sorreggere idealmente in foto. Pisa è anche passeggiare lungo l’Arno, fino al Palazzo Blu o alla suggestiva Chiesetta della Spina. È il luogo dove addentrarsi nel centro fino a Piazza dei Cavalieri dove sorgono il Palazzo dell’Orologio e il Palazzo della Carovana che contiene la prestigiosa Scuola Normale di Pisa, che tanto “normale” non è. Pisa è le altre due torri pendenti (sì, avete letto bene: ci sono 3 torri di Pisa) il campanile della Chiesa di San Nicola e quello pertinente alla chiesa romanica di San Michele degli Scalzi.Pisa è la rivalità con Livorno da cui si originano tante barzellette e simpatici sfottò. È la Luminara di San Ranieri, i segreti dei suoi vicoli, i suoi ristoranti, le sue deliziose pasticcerie. e molto altro. Il territorio della provincia pisana Le aree geografiche da cui è formata la provincia di Pisa sono le Balze di Volterra, le Colline Metallifere pisane, le Colline pisane, il Litorale pisano, la Maremma pisana, la Piana di Pisa, la Val di Cecina, la Val di Cornia, il Valdarno Inferiore, la Valdera. Il territorio offre una grande varietà di paesaggi ed ecosistemi: dai verdi rilievi dei Monti Pisani alle sabbie delle Colline Metallifere con i bianchi calanchi del volterrano coperti di vigneti e oliveti. L’area è ricca di acque sorgenti termali che per le loro proprietà curative hanno dato origine, fin dall’antichità, a centri termali. Da segnalare i comuni di San Giuliano Terme, Vicopisano e Casciana Terme che dispongono di un vasto patrimonio idrotermale con moderni ed eleganti centri benessere come le Terme Villa Borri e Uliveto Terme. L’ingresso dell’Inferno dantesco esiste davvero! A Larderello, nel comune di Pomarance, nella Valle del Diavolo, si possono ammirare i soffioni boraciferi, famosi già all’epoca di Dante che si ispirò proprio a questo paesaggio per descrivere l’Inferno nella Commedia. Sono fenomeni geotermici naturali dette “putizze” e “fumarole” che conferiscono al paesaggio un aspetto misterioso e infernale, con tutti quei vapori che fuoriescono dal terreno. Provincia di Pistoia: la meno conosciuta delle province della Toscana Il territorio pistoiese confina a Nord con l’Emilia-Romagna, a Est, Sud e Ovest rispettivamente con le province toscane di Prato, Firenze e Lucca. I comuni del pistoiese La provincia di Pistoia si estende su una superficie di 965,00 chilometri quadrati, conta circa 293.000 abitanti, e annovera 20 comuni, tra cui Abetone e Cutigliano, famose località sciistiche a 1.388 metri slm. Mosummano Terme, in Valdinievole, nota per le sue preziose fonti termali e per la Grotta Giusti, una galleria sotterranea all’interno di un parco secolare che Giuseppe Verdi arrivò a definire come l’ottava meraviglia del mondo. Montecatini Terme, anch’essa nota per le proprietà terapeutiche delle sue acque e per la raffinatezza degli edifici e del patrimonio architettonico sorto intorno alle sorgenti. Pescia, la piccola, laboriosa Svizzera toscana , con la località di Collodi poco lontano, dove si trova la Villa Garzoni e il Parco di Pinocchio. Infine Quarrata, la nota città del mobile. Pistoia, bellissima città d’arte poco conosciuta Pistoia, la meno conosciuta tra le città d’arte toscane, in realtà è molto seducente. Di origine romana, il suo tessuto urbano ricalca i confini delle tre antiche cerchie murarie. Da poeti e scrittori è stata chiamata “Città di pietra incantata” e “Città dalle larghe strade e dalle belle chiese”. Tutto ruota attorno a una delle piazze del Duomo più suggestive d’Italia che si declina sui classici edifici della vita politica e religiosa del passato: il Palazzo Comunale e quello Pretorio, il Palazzo dei Vescovi, la Cattedrale di San Zeno, il Battistero e la spettacolare torre campanaria. Quartiere de La Sala, il cuore pulsante di Pistoia Nel nucleo più antico, ecco la suggestiva Piazza della Sala, tutta stretta intorno al Pozzo del Leoncino, che oggi ospita un mercato settimanale. L’antico centro, ricompreso in un anello viario che si sovrappone al tracciato della prima cerchia di mura, racchiude in sé gioielli inattesi e preziosi, come l’Ospedale del Ceppo, la Pieve di Sant’Andrea o la Chiesa del Tau, completamente decorata di bellissimi affreschi medievali. Molto attraenti i marmi bianchi e neri che adornano l’esterno della chiesa di San Giovanni Fuorcivitas. Uscendo dalla terza cerchia muraria ci si può dolcemente perdere tra i sentieri dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, in cui scoprire angoli favolosi come il borgo di Orsigna. Per gli amanti della musica, a luglio va in scena il prestigioso Festival Blues in piazza del Duomo. Una zona della Toscana da scoprire Le aree geografiche da cui è formata la provincia di Pistoia sono l’Appennino Tosco-Emiliano, la Montagna pistoiese, Montalbano, la Svizzera pesciatina, la Valdinievole. Bellezze paesaggistiche, oltre a un ricco patrimonio artistico e culturale, fanno della provincia di Pistoia una vera scoperta. Terme con raffinati centri benessere, turismo verde dalla pianura alla montagna, città d’arte e percorsi enogastronomici: la zona offre moltissimo.C’è una straordinaria varietà di paesaggi e ambienti naturali quali le dolci colline del Montalbano, la Svizzera Pesciatina, le nevi invernali della Montagna Pistoiese, le aree umide del Padule di Fucecchio e della Querciola di Quarrata. Attraente l’Ecomuseo della Montagna Pistoiese costituito di vari itinerari tematici all’aperto ricchi di musei e centri per la didattica sulle tradizioni e la cultura della montagna. Provincia di Pistoia: sport, terme e sapori tipici Varie sono le possibilità di attività sportive nel territorio, dallo sci nel noto comprensorio dell’Abetone e Cutigliano, al trekking, alla pesca sportiva, al motocross al golf. I centri termali di Montecatini Terme e Monsummano Terme sono destinati al relax e al benessere. Vi sono anche attrazioni per bambini come il Parco di Pinocchio a Collodi e lo zoo di Pistoia. Un altro fiore all’occhiello del territorio è l’enogastronomia di qualità. È possibile visitare fattorie che hanno adottato sistemi biologici o biodinamici per l’allevamento e la coltivazione, assaggiare prodotti presso le aziende ubicate lungo la Strada dell’Olio e del Vino del Montalbano, o la Strada dei Sapori e dei Colori. Alcune aziende offrono anche corsi di cucina tipica locale. Provincia di Prato Il territorio pratese confina a Nord con l’Emilia-Romagna, a Est e Sud con la provincia di Firenze, a Ovest con quella di Pistoia. Una piccola provincia ricca di storia e prodotti tipici Istituita nel 1992 è la più piccola tra le province toscane (e italiane) per superficie, 365,30 chilometri quadrati. Al contempo però Prato è il territorio nazionale con il più alto reddito per abitante. Oltre a Prato, il capoluogo, la provincia comprende soltanto altri 6 comuni. Cantagallo, nella Val di Bisenzio; Carmignano, territorio in cui si produce l’omonimo vino DOCG, oltre a vantare altre quattro DOC; Poggio a Caiano, luogo dove sorge la famosa villa medicea realizzata alla fine del Quattrocento su disegno di Giuliano da Sangallo per incarico di Lorenzo il Magnifico. Montemurlo, Vaiano e Vernio. La città di Prato Prato conta quasi 200.000 abitanti (195.000 circa), e per popolazione è la seconda città della Toscana (la terza del Centro Italia). Fino al 1992, anno della costituzione in provincia, è stato infatti il comune-non-capoluogo di provincia più popolato d’Italia. Prato è nota in tutto il mondo per la sua importantissima produzione tessile, ma esiste anche una Prato piena di attrattive storico-artistiche di grande rilievo, con un itinerario culturale che inizia dagli Etruschi e che passando per il Medioevo raggiunge il suo apice nel Rinascimento, con le testimonianze di geni del calibro di Donatello, Filippo Lippi e Botticelli. Cosa vedere a Prato Il centro storico di Prato è elegante e ben conservato. All’interno della cerchia muraria c’è il Castello dell’Imperatore, unica testimonianza storica di architettura sveva nell’Italia Centro-Settentrionale.A poca distanza, Piazza Duomo, che ospita la Cattedrale di Santo Stefano. Sull’estremità destra della facciata spicca il singolarissimo disco del pulpito esterno di Donatello e Michelozzo, mentre all’interno si possono ammirare gli splendidi affreschi di Filippo Lippi. Da visitare: Palazzo Datini, Palazzo Pretorio e la Basilica di Santa Maria delle Carceri di Giuliano da Sangallo. Le chiese di San Francesco, di San Domenico, di Sant’Agostino e dello Spirito Santo. Nel Museo dell’Opera del Duomo sono invece custodite opere di grandi artisti come Filippo Lippi, Donatello, Michelozzo, e altri. I più importanti musei di Prato Nell’interessante connubio tra antico e moderno è da segnalare il Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci”, fondato nel 1988, e il Museo del Tessuto. Qui si trovano campioni di stoffe che vanno dal V secolo fino ai nostri giorni. Il territorio pratese Le aree geografiche da cui è formata la provincia di Prato sono l’Appennino Tosco-Emiliano, Montalbano, i Monti della Calvana, la Val di Bisenzio. Nonostante sia molto piccolo, il territorio pratese offre molte attrazioni. Consigliamo di visitare: le riserve naturali di Montalbano e di Acquerino-Cantagallo, la ville Medicee Ambra e Ferdinanda, i siti archeologici di Artimino e Carmignano. E ancora: la Necropoli di Prato Rosello, la Pieve di San Francesco e il Museo archeologico ad Artimino. Infine, per gli amanti dell’enogastronomia, la Strada dell’Olio e del Vino di Carmignano. Provincia di Siena Terminiamo la nostra guida alle 10 province toscane con la Provincia di Siena, probabilmente la più bella della Toscana insieme a quella di Grosseto. Il senese confina: a Nord e Nord-Est rispettivamente con la città metropolitana di Firenze e la provincia di Arezzo. A Sud-Est e Sud confina con Umbria e Lazio. Infine a Ovest e Sud-Ovest confina rispettivamente con le province di Grosseto e Pisa. Tra le province toscane, insieme a Firenze è quella che conta più Patrimoni UNESCO sia a livello regionale (quattro) che nazionale. I comuni senesi La Provincia di Siena si estende su una superficie di 3.821,50 chilometri quadrati. Conta circa 272.638 abitanti e annovera 36 comuni, tutti bellissimi e pieni di arte e storia.Per esigenze di brevità ne ricordiamo solo alcuni, ma sarebbero da descrivere uno per uno. Radda, Castellina e Gaiole in Chianti, oltre a Castelnuovo Berardenga, i comuni dell’area chiantigiana senese. Chianciano Terme, noto in tutta Europa per i suoi stabilimenti termali, e Montepulciano, bellissimo borgo del vino Nobile. Montalcino, altro borgo medioevale celebre per il suo grande vino Brunello. San Gimignano, la strepitosa città delle torri, e Monteriggioni, un sogno medioevale interamente circondato da mura intatte; i bellissimi comuni della Val d’Orcia, come Pienza, la città ideale del Rinascimento, Radicofani e la sua famosa rocca, San Quirico e Castiglione d’Orcia; senza dimenticare Buonconvento, Cetona o Sarteano. Dispiace non poterne citare altri, se lo meriterebbero tutti. Siena, la città a forma di chiocciola Siena è fiera e chiusa come la sua forma di chiocciola. I tre colli su cui poggia si stagliano in un panorama campestre idilliaco. Lei rimane sempre lei: la città medioevale per antonomasia, serrata nella sua intatta cinta muraria. Patrimonio dell’Umanità dal 1995, e primo comune d’Europa a chiudere il centro storico al traffico, già nel 1966, Siena non è però solo una cartolina, un’immobile icona, è anche una città viva, piena di fermento e iniziative, un centro culturale che ospita un’università vecchia di 750 anni, oltre a istituzioni di prestigio internazionale come l’Accademia Musicale Chigiana, l’Università per Stranieri, e le accademie dei Fisiocritici e degli Intronati. Il periodo di Siena come rivale di Firenze coincide con quello del suo massimo splendore in cui assume la forma attuale. Nel corso di pochi decenni vengono edificati il superbo Palazzo Comunale con l’altissima Torre del Mangia, si lastrica Piazza del Campo (non più campo) con le nervature in travertino a delinearne la caratteristica forma a conchiglia, e viene innalzato il prestigioso Duomo. Il Palio delle Contrade Se la città è quello che è, nel bene e nel male, lo deve anche al tramandarsi delle proprie usanze la cui manifestazione di spicco è il Palio di Siena. L’acerrima corsa di cavalli si disputa ogni 2 luglio e 16 agosto e tutte le contrade della città si danno battaglia per la vittoria finale. Per i senesi non è uno scherzo ma qualcosa di maledettamente serio che gli scorre nel sangue da sempre e che preparano durante tutto l’anno. I territori della Provincia di Siena Le aree geografiche da cui è formata la provincia di Siena sono il Chianti senese, le Colline Metallifere senesi, le Crete senesi, il Deserto di Accona, il Monte Amiata, la Val d’Orcia, la Val di Chiana, la Val di Merse, la Valdelsa. Riassumere un territorio così vario e ricco di natura, storia e arte come quello senese è quasi impossibile. Possiamo solo condensare le cose da vedere e da fare per aree, chiedendo scusa per tutto ciò che, pur meritevole, non rientrerà nella nostra lista. Cosa vedere nel Chianti senese Del Chianti senese sono da vedere: il Palazzo del Podestà a Radda, Via delle Volte a Castellina, il borgo fortificato di Vertine. E poi la Pieve di Spaltenna, il Monastero di Badia a Coltibuono, l’imponente Castello di Brolio di Bettino Ricasoli, il barone di ferro. Senza contare i grandi borghi, castelli o fattorie del vino come il Castello di Ama, il Castello di Volpaia, la Fattoria San Giusto a Rentennano. Visitare le Crete senesi Le Crete senesi sono un suggestivo paesaggio collinare fatto di rilievi erosi nelle ere geologiche, spoglio di vegetazione, in cui si alternano calanchi (solchi prodotti dall’erosione dell’acqua nei terreni argillosi o marnosi) e biancane (affioramenti argillosi e marnoso-argillosi del pliocene, spogli di vegetazione, di colore biancastro) che, a tratti, sembrano formare un paesaggio lunare.Le colline più famose sono i calanchi di Chiusure, la Riserva naturale Lucciola Bella, il Deserto Accona e i calanchi e le biancane di Leonina (Asciano). Val d’Orcia, Patrimonio dell’Umanità La Val d’Orcia è probabilmente la meraviglia delle meraviglie di tutta la Toscana. Da Nord e a Est del Monte Amiata, tra Siena e Grosseto, solcata dal fiume che le dona il nome, questa splendida valle è per intero un immenso Parco Naturale protetto, Patrimonio UNESCO. Cosa vedere in Val d’Orcia Borghi, castelli, abbazie, paesi ricchi di storia e cultura. Da Montalcino, evocativa del purpureo Brunello fino al grande strapiombo di Radicofani, dominato dalla torre di guardia; dalla Collegiata di San Quirico d’Orcia fino a Montepulciano, immerso nel blu del prugnolo gentile che dà vita al suo vino Nobile, passando per la spettacolare Pienza, “Città Ideale” del Rinascimento, fino alle suggestioni medioevali di Monticchiello, questo territorio è un gigantesco capolavoro della natura e dell’uomo. Scoprire il travertino dorato dell’Abbazia di Sant’Antimo, i suoi canti gregoriani, assaporate l’incanto della Cappella della Madonna di Vitaleta, tra colline d’inenarrabile bellezza, immergersi nella grande vasca termale di Bagno Vignoni, o nel Fosso Bianco dei Bagni San Filippo, sono solo alcune delle cose che si possono fare in un territorio che non finisce, e mai finirà, di stupire miriadi di persone che ogni anno vengono a visitarlo. E vogliamo forse parlare dell’inenarrabile fascino di San Gimignano, il cui centro storico è anch’esso, interamente, Patrimonio UNESCO? Le sue torri, i suoi palazzi, le sue fontane, le sue viuzze uniche al mondo. Oppure di Monteriggioni che “di torri si corona”, come disse Dante, un autentico tuffo in un Medioevo mai scomparso? O ancora vogliamo parlare di quel sogno mistico, a cielo aperto, che è l’Abbazia Cistercense di San Galgano, in Val di Merse? 📍 PER APPROFONDIRE: I Borghi più belli d’Italia in Toscana: 26 luoghi da scoprireStoria della Toscana: dal Paleolitico all’Unità d’ItaliaStoria dei Medici: dalle origini all’estinzione della casata La Toscana è la tua passione? Anche la nostra! 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